Buongiorno amici,
è passato quasi un mese dal mio ritorno dalla California, e devo proprio raccontarvi tutto.
Sono un pò egoista, lo faccio anche per me stessa, per aver un ricordo vivido nel tempo, per ricordare le sensazioni, i profumi, le emozioni vissute in questo posto per me magico.
Inutile dirvi perchè Los Angeles.
Michael è lì, si può sentire quasi il suo profumo, ogni angolo parla di lui, ed io avevo promesso a me stessa ed a lui che ci sarei tornata, per omaggiarlo, per piangerlo e per viverlo ancora un pò.
Ebbene dopo 7 anni di attesa è arrivato il tempo.
Siamo partiti io, mio marito e mio figlio piccolo, il 25 di aprile.
Viaggio lungo, troppo lungo.
Sveglia alle 4:30 Agropoli -Napoli in macchina 1 ora e mezza.
Attesa in aereporto 2 ore.
Volo Napoli – Zurigo prima , ancora attesa, volo Zurigo – Los Angeles poi.
Infinito.
12/13 ore di volo sono davvero infinite, in uno spazio ristretto ed io che soffro di emicrania con il continuo rombo del motore è stata davvero dura, ma ovviamente non potevo chiedere ” ehy spegni quel motore!!!” non era il caso…
Insomma siamo arrivati che a Los Angeles erano le 4:30 del pomeriggio.
Welcome to the United States of America!!!!
Controlli all’ingresso, foto segnaletiche, impronte digitali, insomma schedati, mancava poco e mi chiedessero di che colore avessi le mutande!!!
Comunque ce l’abbiamo fatta, siamo usciti dall’aereoporto e siamo andati con il pullman dell’agenzia di noleggio a prendere l’auto.
Bella auto, Chevrolet rosso fuoco, cambio automatico.